CHI SONO
“La bici aiuta a vivere meglio,
perchè la bici è silenziosa,
umana, pulita, ottimista, allegra”
Margherita Hack
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Ho iniziato a pedalare poco dopo aver imparato a camminare.

Avevo come esempio mia nonna che usava solo la bicicletta per spostarsi, incurante delle condizioni atmosferiche. Caldo, pioggia e neve non le impedivano ogni giorno di salire in bicicletta e farsi un’ora di strada per andare al lavoro.
Poi mio padre, classe 1923, che ha usato la bicicletta per 85 anni, finché il corpo gliel’ha permesso.
Mio padre, che dopo aver trascorso più di un anno in un campo di prigionia in Germania, dopo la liberazione si ritrovò a Venezia.
Un signore gli regalò una bicicletta da uomo, una Olmo, e lui partì pedalando verso casa, a Vigevano.
Non mi ha mai raccontato di quell’anno trascorso in Germania, tranne brevi accenni su compagni tedeschi, francesi e italiani con cui divideva questa assurda sventura.
L’unico ricordo che mi ripeteva spesso era questo viaggio, verso la libertà e nessuna cartina stradale, ne tanto meno sofisticati gps. Il metodo per orientarsi era molto semplice, guardi le montagne e ti volti verso sinistra. Sempre dritto e prima poi arrivi in Lombardia.
Il senso dell’orientamento è la prima cosa che ho ereditato da mio padre.
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L’unico ricordo che mi ripeteva spesso era questo viaggio, verso la libertà e nessuna cartina stradale, ne tanto meno sofisticati gps. Il metodo per orientarsi era molto semplice, guardi le montagne e ti volti verso sinistra. Sempre dritto e prima poi arrivi in Lombardia.
Il senso dell’orientamento è la prima cosa che ho ereditato da mio padre.
Era un uomo di poche parole, ed io come lui, la seconda eredità.
Insieme a questa caratteristica del suo carattere mi ha trasmesso l’amore per la bicicletta. 

Ancora oggi rimane il mezzo di trasporto più innovativo: non producendo emissioni inquinanti non ha nessun tipo di impatto ambientale. Le spese di manutenzione rispetto ad un’auto sono ridicole. La facilità di spostamento permettere di andare e fermarsi ovunque, quando si vuole, senza nemmeno preoccuparsi di trovare un parcheggio.
Non è libertà questa?